Premetto non siamo liutai tanto meno venditori di ukulele solo un musicista mancato il cui padre ama il bricolage estremo.
Tre mesi fa ho comprato il primo ukulele, un Leolani 94 euro compreso di spedizioni, lo faccio vedere a mio padre e dice ” cento euro per un giocattolo di compensato? te lo costruisco io l’ukulele.
Ora ho tre ukulele e sta costruendo il quarto, nessuno lo ferma più !!!se continua così fra un anno saremo a dodici aiutoooooooooo
Il progetto l’ho comprato su http://www.wsukes.com
le meccaniche grover, l’osso per il capotasto , il profilato per i tasti e sadle sul sito stewmac.com
Strumento povero quindi legno stagionato che avevamo in casa, ciliegio noce mogano e faggio.
Ripeto non siamo liutai ma creativi un po’ punk nell’animo.
Sulla nostra pelle stiamo iniziando a capire come funziona un ukulele il suono di legni diversi, degli stessi legni con spessori diversi, come alzare ed abbassare le corde sul manico, l’importanza dei mm e mezzi mm per l’intonazione perfetta.
Un mondo affascinante! Strumenti si poveri ,ma unici, che nel modo più assoluto presentano personalità molto definite!
sono convinto che un ukulele debba essere un ukulele e non una chitarra classica con 4 corde!(questa è una opinione mia personale e non necessariamente condivisibile).
Ora amo suonare i miei ukulele DEBE (Debernardi è il nostro cognome) pensando che prima erano legno buttato in un angolo del garage e che con molte ore di lavoro ora possono comunicare qualcosa!
Ora proveremo ad utilizzare Acacia locale e l’ontano.
Non nascondo che l’idea di vendere un ukulele non mi dispiace soprattutto per riuscire a dare importanza a tutte le ore che mio padre trascorre sul legno e magari comprare un progetto serio di un tenore , ma questa non è una necessità quindi si consolerà guardando i video che di tanto faccio e tentando di suonare guantanamera canzone che ama particolarmente.
Vi ho raccontato la storia dei miei ukulele ora vi lascio alcune foto.
Ciao a tutti!


