MAKALA DOLPHIN MK-SD (fascia di prezzo: sotto i 50€) –> Recensione di Miukenlita
Ukulele entry-level non amplificato, fasce e fondo in plastica, tavola in legno laminato, manico in nato (almeno credo!), tastiera e ponte a forma di delfino in palissandro (contrariamente a molti entry-level che ce l’hanno spesso in compensato), capotasto e sella in plastica, meccaniche laterali a ingranaggio (tipo chitarra) in plastica bianco-vintage, 12 tasti. Monta “volgarissime” corde in nylon nere prive di brand, che fanno egregiamente il loro lavoro, pur tenendo il suono un po’ più a freno. Vi ho provato delle Aquila Nylgut e vi assicuro che il suono cambia radicalmente: guadagna in “apertura”, potenza e sustain.
Acquistato dopo il Ken Timms, allo scopo di portarlo in spiaggia o in altri posti dove l’altro potrebbe sciuparsi (es. attaccato allo zaino nei viaggi on the road), ha un’action un po’ più alta rispetto all’altro ma comunque buona suonabilità e tiene molto bene l’accordatura.
Per quanto riguarda le rifiniture, sono migliori di quelle di altri entry level che ho visto, sebbene la limatura dei tasti abbia coinvolto anche gli spigoli laterali della tastiera in alcuni punti. La vernice è lucida, piacevolmente micro-glitterata, ha qualche piccolissima sbavatura e qualche eccesso intorno alla buca, ma per quel prezzo non si può pretendere di più.
Rispetto alla sua fascia di prezzo ha un suono potente (certo, non come il Ken Timms) seppur risenta, secondo me, dello strato di vernice. Altri entry-level al confronto risultano, comunque, molto “soffocati”.
Unico neo: la vernice lucida (questo secondo me potrebbe essere valido anche per uku più cari), secondo me tende a far “scivolare” lo strumento dai punti di appoggio (es. la coscia). Poi magari è solo una questione di abitudine.
Lo consiglio a chi cerca un uku-muletto con buon suono e intonato, da portare ovunque senza aver paura che si rovini, visto il prezzo esiguo.