Oggi avrebbe compiuto 60 anni…. Lo ricordo con una canzone scritta pensando a lui qualche anno fa…
Due maschere in tasca (Testo di Paolo Fiorucci – Musica di Elsa Martin)
Non sono l’omino di latta e non voglio un mago,
un cuore l’ho avuto e non cerco le terre di Oz,
mi basta l’incanto e il mestiere di un orologiaio
che tocchi lancette ribelli che fanno tic-toc… tic-toc…
Ricordo a San Giorgio la smorfia del primo sipario:
io solo sul palco e la parte che dimenticai,
ma il mio balbettare parlò più di un dizionario,
così partì piano un applauso e m’innamorai.
Quinte, poi il momento dell’assenza:
e indosso un’anima non mia,
provo ad ingannare l’esistenza
come fossi una bugia.
Luci e la ribalta s’inventa vite a fingere
nate nella quasi-realtà di chi sono in scena,
parlo e la mia voce è una frase ed ogni frase l’addio
di un improvviso cercare.
Nascosto nell’abito bianco del mio Pulcinella
quel vivere stanco nel sogno di un’altra città,
ché Napoli non è la pizza, non è tarantella,
vent’anni scompigliano i riccioli e portano via.
Viaggiare nel tempo, finire nel Rinascimento,
non resta che piangere quando Leonardo non sa.
D’un tratto un postino distratto si accorge di tutto:
pedala e la solita strada diventa poesia.
Quinte, poi il momento dell’assenza:
e indosso un’anima non mia,
provo ad ingannare l’esistenza
come fossi una bugia.
Luci e la ribalta s’inventa vite a fingere
nate nella quasi-realtà di chi sono in scena,
parlo e la mia voce è una frase ed ogni frase l’addio
di un improvviso cercare.
Adesso che è l’ora di andare e il cuore inciampa
vorrei ripartire da tre, ma il treno è già qua.
Mi metto due maschere in tasca e la calzamaglia
nel caso ci fosse un sipario o l’uomo del ciak…
http://www.youtube.com/watch?v=60HfFpStVdA