ti ringrazio ma non mi sognerei mai di variare neanche un punto ad un testo del mio guru.
Cerco l’estate tutto l’anno
e all’improvviso
eccola qua.
Lei è partita per le spiagge
e sono solo
quassù in città
sento fischiare sopra i tetti
un aeroplano
che se ne va
Azzurro il pomeriggio è
troppo azzurro, è
lungo per me
Mi accorgo
di non avere più risorse
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno e
vengo, vengo da te,
Ma il treno
dei desideri,
nei miei pensieri all’incontrario va…
Io amo questa canzone (e non la so suonare) ma mette a nudo un aspetto profondamente malinconico della solitudine di un uomo e l’estate è uno sfondo che accentua ancor di più questo stata “disperazione” perché non c’è niente di più desolante di un’estate in città.
Il ritmo, infine, sottolinea il capolavoro. Paolo conte è il Fellini della musica.
Bella scelta ci sto dentro, e non sottovalutere il suggerimento di JT.