era un buio primo maggio di pioggia e gli animi a casa Cortassa erano grigi come le nuvole sulle loro teste…
Cesarino rimirava il poster di bianco rosso e Verdone mentre il baluardo dell'italianità stereotipata e macchiettara…il working class hero de noartri…il tamarro per antonomasia Toto Cutugno lentamente veniva risucchiato nella melma delle proposte…
Cesarino con la sua Stazza da boa anti-Tzunami e il suo sguardo ormai spento (che possiamo paragonare a quello della bestia morta che ti osserva triste in macelleria) era pronto ad affondare con la sua nave…e mentre i suoi sogni si infrangevano contro un iceberg chiamato Max l'orchestrina dei suo 4 neurono suonava:”…lasciatemi cantaaaaaaaaaareeeee….perchè ne sono fieeeeeroooo…”
L'ultima chance….sono dacordo…si vada ai voti!